“nell’arredo chi più spende meno spende” ma è sempre vero?
Ti sei mai chiesto perché una cucina costa 3.000 € e un’altra 20.000 € a parità di metri lineari? Ti sei mai chiesto perché una porta può costare 150 € e un’altre 1500 €?
Spesso la risposta è: “quella da 3.000 fa schifo mentre quella da 20.000 è di sicuro una buona cucina”. E si ti dicessi che non è esattamente così?
Quante volte ti hanno detto che quel mobile ha un ottimo rapporto qualità prezzo?
Forse non è così importante che sia vero o meno nel momento in cui acquisti una maglietta o vai a mangiare una pizza, ma diventa fondamentale capire cosa significa miglior rapporto qualità/prezzo quando stai per fare un investimento importante, come é l’acquisto di una cucina o semplicemente di un armadio o qualche altro elemento strutturale della casa.
Sbagliarti nulla scelta di una cucina, di una armadiatura vuol dire buttare via un sacco di denaro nel caso decidi di cambiarlo o di doverci convivere per molti anni.
Fare questo errore potrebbe voler dire rinunciare ad altre cose per te molto importanti, proprio perché hai investito troppe risorse in qualcosa di cui magari avresti potuto spendere la metà.
Come riconoscere quale prodotto ha il miglior rapporto qualità prezzo
“Il miglior rapporto qualità/prezzo” è una stupidaggine di cui i venditori si riempiono la bocca.
In Italia associamo il termine qualità a qualcosa di fatto bene, duraturo, curato, in sostanza diciamo che una cosa è di qualità intendendo di buona qualità, ma in realtà un prodotto può essere anche di qualità infima. Ecco perché dire “di qualità” non significa nulla.
Qualità Vs. Prezzo: 4 punti da tenere in considerazione quando senti questo termine.
- • La qualità può essere pessima, buona, ottima, schifosa.
- • La qualità si deve riferire ad una caratteristica del prodotto.
- • La qualità si deve riferire ad un periodo specifico.
- • Il concetto di prezzo quando si parla di rapporto qualità/prezzo sembrerebbe dover essere quello più basso, ma nella realtà non è così.
• La qualità può essere pessima, buona, ottima, schifosa.
Qualcuno ti ha mai chiesto se volevi una cucina schifosa? Non credo proprio!
Tutti i venditori ti diranno che il loro prodotto è di buona qualità o al massimo di qualità media. Non te lo dicono perché sono imbroglioni, il problema è che danno per scontato che i parametri che prendono in considerazione sono quelli che valgono per loro, come se fossero loro a dover utilizzare il prodotto, ma questi non coincidono mai con i tuoi.
• La qualità si deve riferire ad una caratteristica del prodotto
I prodotti vengono concepiti, studiati , progettati in base a obiettivi specifici per soddisfare le esigenze di uno specifico cliente, quindi la prima cosa da fare (senza aspettarsi che lo faccia il venditore per te) è definire chiaramente quali sono le caratteristiche che tu desideri.
Ti riporto un piccolo elenco su cui iniziare a riflettere:
- Estetica: semplice, lineare, armoniosa, essenziale, barocca, esclusiva, prestigiosa, ecc..(se non hai voglia di pensarci, la miglior soluzione è mettere insieme una serie di immagini di quell’oggetto che ti piacciono).
- Funzionalità: sicurezza, semplicità di utilizzo, comodo, confortevole, intuitivo, salubre.
• La qualità si deve riferire ad un periodo specifico
Ciò che è fondamentale è avere chiaro per quanto tempo le caratteristiche di cui sopra dovranno persistere nel prodotto che stai acquistando.
Ad esempio, se stai ristrutturando una casa dove sai che ci vivrai solo per pochi anni, cercherai prodotti che ti soddisfino da un punto di vista estetico, ma che da un punto di vista di durata, non siano stati progettati per durare per sempre.
Oppure, esistono prodotti altamente performanti da un punto di vista funzionale, ma le caratteristiche dei materiali con cui sono costruiti sono tirate all’osso e quindi soggetti ad una veloce usura.
Forse l’esempio più chiaro è nell’ambito della tecnologia elettronica, esistono smart-phone che a parità di prestazioni costano la metà rispetto ad altri.
Nel momento in cui lo acquisti sai a priori che probabilmente dopo un anno dovrai sostituirlo, in quanto il display si è danneggiato o per qualche altro motivo proprio legato alla bassa qualità dei materiali con cui è stato assemblato.
• Il miglior “rapporto qualità prezzo vincente” è dove il prezzo è quello più basso, ma nella realtà non è così.
In questo benedetto o (maledetto) rapporto, uno degli aspetti che è difficilissimo da misurare è il valore dei servizi collaterali, quindi se prendiamo una semplice cucina componibile ad esempio, potrebbe essere apparentemente più conveniente una marca piuttosto di un’altra ovviamente a parità di caratteristiche, ma quali servizi collaterali diventano molto più importanti e spesso non vengono presi in considerazione?
- Capacità tecnica degli installatori
- Garanzia di poter integrare (in caso di trasloco) ulteriori mobili con la stessa finitura anche a distanza di anni
- Sicurezza che il rivenditore ti consegni il prodotto e non scappi con l’acconto preso.(non è una battuta, capita più spesso di quanto ti immagini)
- Garanzia della disponibilità del rivenditore a renderti in ogni caso soddisfatto. questo significa che nel caso tu non sia soddisfatto della scelta fatta, il venditore ti aiuti a risolvere la cosa e non ti lasci in mezzo ad una strada.
Per riassumere:
1. E’ difficilissimo determinare in modo oggettivo nei prodotti complessi (quelli che hanno una componente di servizio) se un prezzo sia più caro o conveniente di un altro. Lo si può fare solo sulla base del soggetto che sta facendo l’acquisto.
2. Un prodotto può essere costoso o economico e questo viene predeterminato dal produttore sapendo già a chi lo venderà ma tu non sai di essere tra questi.
Come fare per non sbagliare l’acquisto
Rispondi a queste semplici domande:
• Quanto ho in chiaro quello che voglio in termini di caratteristiche tecniche estetiche e funzionali?
• Quanto sono esperto di questo prodotto che voglio acquistare?
• Quanta voglia ho di documentarmi approfonditamente?
• Dove posso acquisire le informazioni che mi servono?
Ora chiediti se hai davvero il tempo e le energie per fare tutte queste cose, e chiediti se ne vale la pena dal momento che forse ci vorranno altri 10 anni prima di fare un altro acquisto del genere.
L’unica cosa che non devi fare è di fiondarti nel primo negozio che ti ispira, in quel caso andrai incontro a due possibilità:
1 – Incontrare un bravo venditore che riuscirà in ogni caso ad appiopparti qualcosa.
2 – Non ti sei fatto appioppare nulla ma quel venditore ti avrà riempito di così tante informazioni con cui inizierai una lunga via crucis attraverso altri negozi che a loro volta ti diranno cose diverse e spesso in contrasto, al punto tale che finirai per essere esausto e alla fine sceglierai per disperazione.
Quello che puoi fare è cercare un esperto che conosca molto bene il settore, i prodotti, i produttori e sappia individuare le tue esigenze.
Qualcuno che abbia come scopo quello di farti fare la miglior scelta possibile.
Il profitto di questa persona non deve essere determinato a quello che ti vende ma deve essere il tuo consulente, il tuo buyer , il tuo professionista.